EXIT - ITALIA
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O.N.L.U.S. - centro di studi e documentazione sull'eutanasia EUTANASIA E' DECIDERE PER SE STESSI
CASO
ADOLFO BARAVAGLIO
Il caso di Baravaglio, vittima di un incidente stradale anni fa, è esaustivo a comprendere la necessità di una attenta analisi sulla questione eutanasia. Da ben 19 anni Baravaglio era costretto a letto da una tetraplegia che lo paralizzava interamente eccezion fatta del braccio sinistro (non la mano) e del collo. “Chiedo ai politici, di venire qui, di mettersi in un letto accanto a me, di fare le cose che faccio io e di farsi fare le cose che fanno a me. Voglio proprio vedere quanto resisterebbero!” 15/10/2008- "E MORTO ADOLFO BARAVAGLIO."
Era iscritto ad EXIT-Italia e a Dignitas e voleva andare in Svizzera per morire.
- -Emilio Coveri (presidente Exit-Italia) e Silvio Viale (medico radicale, dirigente di Exit-Italia e dell´Associazione Luca Coscioni) hanno diffuso la seguente nota:
"Adolfo voleva morire, ma voleva morire bene non ritenendo più, né umano, ne dignitoso, continuare a vivere in quel modo. Aveva chiesto di potere essere accompagnato in Svizzera, ma l´attuale legge italiana è particolarmente crudele con chi non può più muoversi da solo. Si sentiva chiuso in gabbia come un animale senza più corpo in perenne sofferenza. Non possiamo che essere soddisfatti che alla fine il buon Dio l´abbia aiutato, anche se probabilmente ha dovuto soffrire come non meritava. Ciao Adolfo e grazie per avere combattuto, come hai potuto, per tutti noi. Grazie per avere prestato la tua storia e il tuo corpo a questa battaglia di civiltà contro un Parlamento incivile che impone la sofferenza per legge e che ci vuole prenderei in giro persino sul testamento biologico. Abbiamo perso un amico e un combattente, ma siamo sollevati dal pensiero che le sofferenze di Adolfo siano terminate come lui desiderava."
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